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Punti di interesse
Il percorso ricreato vuole valorizzare al meglio il territorio e i suoi borghi, facendo entrare i visitatori nel cuore dell’entroterra da cui è possibile ammirare i numerosi castelli di Strongoli, Sfasana, Crotone, Santa Severina e Caccuri. Offre inoltre diverse attrazioni, tra cui il Mausoleo del Tesauro, le grotte rupestri di Rocca di Neto e il sito archeologico di Acherenthia. Un’altra attrazione naturalistica sono le pozze di acqua solfurea di Bruciarello.
Pietra del Tesauro
Situata a sud della Marina di Strongoli e non molto distante dal fiume Neto, si tratta di un mausoleo di età romana, realizzata in mattoni rossi. Viene definito un sepolcro naomorfo e si pensa potesse essere una pertinenza della villa romana di Santi Quaranta, situata sopra la pietra e della quale sono stati rinvenuti pochi ruderi. Il mausoleo è da datarsi intorno alla prima metà del II secolo d.c. e, secondo una leggenda locale, nasconde un antico tesoro e le spoglie del console romano Marcello, morto durante un combattimento contro Annibale, proprio nelle pianure calabresi.
Grotte Rupestri
Nella parte più antica del comune di Rocca di Neto sorge un insediamento rupestre, scavato nell’arenaria, con oltre 40 grotte collocate su diversi livelli. Le insenature occupano tre colline e offrono uno scenario suggestivo. Segno tangibile della presenza umana sono le raffigurazioni ritrovate sulle pareti delle grotte come dipinti, graffiti e segni cruciformi. È stata rinvenuta anche l’esistenza di una cisterna ipogea, collocata nella collina centrale e ricoperta da una volta a botte costruita in muratura con una tecnica tipicamente romana.
Area Termale di Bruciarello
Nel territorio di Caccuri sono presenti tre zone termali: Bruciarello, Lepre e Calderazzi. Questa località è sede di sorgenti di acqua calda mineralizzata. Le acque di Bruciarello in passato sono state utilizzate dai vescovi di Cerenzia che si recavano lì per curare i malanni.
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Sito archeologico di Akerentia
Rappresentazione viva del bagaglio storico calabrese e massima espressione di paesaggio della Presila Crotonese. La rupe, oggetto di tutela da parte delle amministrazioni, è oggi patrimonio culturale di Cerenzia, cuore del parco archeologico.
Castello di Strongoli
Situato sulla parte alta della città e di proprietà baronale, il castello ebbe un ruolo militare notevole durante la “congiura dei Baroni” e la discesa di Carlo VIII. In seguito alle numerose dominazioni, è stato oggetto di numerosi rifacimenti,come si evince dal diverso stile delle torri.
Torre – Castello di Fasana
Residenza situata sulla riva del fiume Neto dallo stile composito, di cui emergono gli elementi merlati e le preziose maioliche fiorentine. Qui hanno avuto dimora i principi Pignatelli intorno alla metà del ‘700. Di proprietà privata, rientra in un patrimonio storico culturale di notevole importanza.
Castello di Santa Severina
Struttura di origine normanna costruita nel XI secolo. Si estende per 10.000 mq ed è stata dimora di tutte le grandi famiglie che hanno dominato il territorio nei secoli. Il castello nel tempo ha mutato il proprio aspetto a seconda dei gusti dei suoi sovrani. Dopo numerosi restauri, oggi ospita al suo interno un museo contenente tutti i reperti rinvenuti durante gli scavi archeologici.
Castello di Caccuri
Costruito nel VI secolo dai Bizantini come fortino militare, venne modificato negli anni dai diversi feudatari. Ultimi tra questi i baroni Barracco, nel XIX secolo, i quali stabilirono la loro dimora a Caccuri e fecero progettare la splendida torre sul rivellino del castello all’architetto Adolfo Mastrigli, nel 1882. La Torre Mastrigli oggi è il simbolo dello stemma comunale di Caccuri, nonché segno identitario della cittadina.
I COMUNI
La Ciclopedonale della Val di Neto è un ambizioso progetto finanziato con i Fondi POR 2014/2020. Si estende per 38 km circa e attraversa il cuore verde del Marchesato, collegando sei comuni: Caccuri, Belvedere di Spinello, Santa Severina, Rocca di Neto, Scandale e Strongoli.
Caccuri
Belvedere
di Spinello
Santa Severina
Rocca di Neto
Scandale
Strongoli